DEFINIZIONE DI YIN-YANG



“Ti battezzo con l’acqua e con il fuoco”
Acqua e fuoco sono simboli Yin e Yang. Tutti i fenomeni della vita possono essere visti composti da un elemento Yin e da uno Yang. Questi rappresentano un raggruppamento della realtà in due categorie: ognuno di essi ha quindi determinati attributi che lo analizzeremo.
YIN è la recettività, lo stato d’inerzia e di potenzialità energetica, l’aspetto oscuro, profondo e misterioso. E’ simboleggiato dall’acqua, per la sua caratteristica di adattarsi ad ogni forma e contenitore.
YANG è l’attività, l’azione, l’espressione della potenzialità energetica, l’aspetto luminoso, superficiale e manifesto. E’ simboleggiato dal fuoco, per la sua natura di movimento incessante e verso l’alto, di leggerezza e d’instabilità.
In conformità a tale dicotomia tutti i fenomeni dell’Universo possono essere divisi in un aspetto Yin e in uno Yang, creando così un numero infinito di coppie d’opposti –complementari.



  
Di fatto, in ogni fenomeno possiamo distinguere un aspetto Yin ed uno Yang: ad esempio il giorno (luminoso, periodo d’attività, di movimento e d’azione) è Yang rispetto alla notte (buia, periodo di riposo, d’oscurità di raccoglimento) che sarà quindi Yin. E così l’estate, momento di massimo calore, sviluppo rigoglio della natura, sarà più Yang rispetto all’inverno, momento di massimo freddo e di stasi di tutti i processi vitali. Ed ancora l’uomo (con organi genitali esterni, più attivo fisicamente e con mente più analitica e razionale) sarà Yang mentre la donna (con organi genitali più interni, recettiva del seme maschile e più portata all’intuizione ed all’introversione) sarà più Yin. Allo stesso modo abbiamo tutte le altre coppi riportate nella tabella, e tutte quelle che ognuno di noi può sviluppare in conformità a questo schema.
Questo però non deve diventare una “gabbia” rigida in cui rinchiudere forzatamente la vita stessa. Gli schemi ed i modelli devono servire ad analizzare ed interpretare la vita; non è la vita che deve forzatamente rientrare negli schemi!
Ad esempio abbiamo detto che l’uomo è Yang rispetto alla donna, ma questo non significa per niente che non sia presente anche in lui l’elemento Yin, femminile, con intensità diversa da individuo ad individuo. Proprio perché Yin e Yang intesi in senso assoluto non possono esistere in presenza della vita.
Ad esempio la temperatura atmosferica cresce passando dall’inverno all’estate, ma giunta ad un certo grado inizia a scendere: se salisse indefinitamente la vita non sarebbe possibile. Così nello Yang vi è sempre compresente anche lo Yin, e viceversa, com’è ben espresso da quel puntino bianco all’interno del nero e da quel puntino nero all’interno del bianco nel simbolo del Tai Ji.
Per tener sempre ben presente questo fatto, dobbiamo pensare a Yin e Yang non come a due diversi fenomeni, ma come a due momenti diversi di un fenomeno unico. Nel tirare la freccia con l’arco avrò una fase di caricamento, Yin, ed una fase Yang d’espressione di tale potenziale quando la freccia scoccata parte verso il suo bersaglio. E allo stesso modo l’uomo e la donna, o più in generale il maschile e il femminile, rappresentano i due fattori necessari per generare la vita.

Gli aspetti fondamentali da considerare in riferimento a Yin-Yang sono: la complementarietà e l’opposizione, la relatività e la trasformazione. Vediamoli uno per uno

Complementarietà ed opposizione.
Tutto l’Universo si presenta come contrapposizione di due metà che, al tempo stesso, tendono l’una verso l’altra, allo stesso modo come il polo positivo di una calamita è attratto dal polo negativo, o come l’uomo è attratto dalla donna.
Da un lato sono chiaramente opposti e dall’altro sono inevitabilmente attratti.
Di solito è più facile per la nostra mentalità cogliere l’aspetto della contrapposizione che non quello della complementarietà, perché siamo abituati a dividere che non ad unire: una cosa o è bianca o è nera, o è buona o è cattiva.
Eppure, se ci soffermiamo a riflettere, non possiamo non vedere come l’uno sussista giacché esiste l’altro, e come in ognuno ci sia il germe dell’altro.

Relatività.
Nulla è Yin o Yang in senso assoluto, ma solo rispetto a qualcos’altro a cui è comparato. Diciamo, ad esempio, che l’uomo è Yang rispetto alla donna; ma l’uomo anziano è Yin rispetto a quello giovane, e d’altro canto una donna giovane sarà Yang rispetto ad un’anziana.

Trasformazione.
Yin e Yang si compenetrano e generano l’un l’altro continuamente, in un processo di continua trasformazione e mutamento. Lo Yin nasce, cresce, matura e nel suo punto massimo, si trasforma in Yang, ed il ciclo si ripete all’infinito, trasformandosi uno nell’altro. Dividere lo Yin dallo Yang è come tentare di fissare in una fotografia quel continum che è il processo dell’esistenza, quel dividere che non si ripete mai due volte nello stesso modo. Ecco perché nel Tai Ji, i due aspetti si compenetrano generando l’un l’altro quasi in un abbraccio. E’ dall’inverno che nasce la primavere, così come è nel massimo rigoglio dell’estate che ha inizio l’inverno. Il massimo dello Yin produrrà necessariamente lo Yang, ed il massimo dello Yang produrrà necessariamente lo Yin.
Abbiamo così un passaggio dal cambiamento in quantità (ad es. lo Yang che cresce) ad un cambiamento in qualità (lo Yang che diventa Yin).

I CINQUE MOVIMENTI.
Una delle caratteristiche del pensiero cinese è la capacità di essere nello stesso tempo sintetico ed analitico. Da un lato, infatti, tutti i fenomeni sono raggruppati nella dicotomia Yin-Yang, ma dall’altro lo Yin-Yang è poi suddiviso ed analizzato nelle sue varie manifestazioni. Si ritorna così a dividere e a distinguere dopo aver unificato, al fine di restituire alla vita l’unicità del momento presente.
Così la Terra, che rappresenta lo Yin, è scomposta in un aspetto Yin e in uno Yang e lo stesso avviene per il Cielo, che è Yang.
I Cinesi attribuivano tradizionalmente grande importanza ai numeri, sia come simboli rappresentanti la realtà che come forze agenti. Del resto anche in Occidente si sono sviluppate scuole filosofiche e spirituali basate sui numeri, basti pensare alla Cabala o alla Scuola pitagorica.
Il Qi si manifesta con l’Unicità del Dao, l’inesprimibile, per passare poi al Due, Yin –Yang, poiché la vita si manifesta nella dualità. Ma il Due genera il Tre: l'unione dell’uomo con la donna (Due) genera il figlio (Tre).
Il Tre rappresenta quindi la vita nella sua manifestazione più energetica e dinamica, e per questo motivo è considerato un numero molto Yang. La sua rappresentazione grafica è il triangolo, che dà un’idea di equilibrio instabile, di una pulsione verso il cambiamento. Il Tre << appartiene al cielo >>, come viene espresso dalle Triadi mistiche di molte religioni. Se il Tre rappresenta il Cielo, il numero che lo segue, il Quattro, rappresenta la Terra. La sua rappresentazione grafica, il quadrato, comunica l’idea di solidità, di compattezza; è la Terra divisibile e misurabile, rappresentata dai 4 punti cardinali. La sua struttura è così compatta da divenire inerte; per renderla vitale e dinamica al Quattro si aggiunge l’Uno per produrre il Cinque. Ai 4 punti cardinali si aggiunge il centro come polo di riferimento ed asse del suo movimento. Abbiamo così i 5 MOVIMENTI, espressione terrestre della dinamica Yin-Yang della vita.
Partendo dalla rappresentazione del Tai ji collochiamo lo Yang in alto e lo Yin in basso. Come già detto lo Yang tenderà a trasformarsi nel tempo nello Yin e viceversa.


In questo movimento fra i due poli estremi, possiamo individuare due momenti intermedi: uno nello Yang sta “entrando” dello Yin, ed un altro in cui nello Yin sta “entrando “ dello Yang. Avremo due fasi estreme, (massimo dello Yang e massimo dello Yin) e due fasi intermedie, indicate come “Yin nello Yang” e “Yang nello Yin”.
La rappresentazione del cerchio e del movimento delle Energie lungo la sua circonferenza, sottend4e l’idea di un centro di riferimento, di un asse attotno a cui si svolge la rotazione e che la rende possibile;




Esiste un altro modo di raffigurare i 5 Movimenti che è stato più frequentemente utilizzato nei testi Occidentali, dove la Terra viene proiettata dal centro alla periferia del cerchio, tra il Movimento Fuoco e quello Metallo.
Il Fuoco è il massimo dello Yang e si contrappone all’acqua, massimo dello Yin. Legno e Metallo sono fasi intermedie di passaggio fra i due estremi.

Legno: E’ la spinta della vita,il germoglio della pianta, l’erba tenera della primavera, la pulsione della crescita, l’essere umano dalla nascita all’adolescenza. Uno sviluppo prorompente, una freccia appena scoccata, la Primavera.

Fuoco: Il rigoglio della maturità, gli alberi carichi di frutti maturi,l’uomo adulto, la maturità del corpo e della mente, l’Estate.

Terra: L’equilibrio, i genitoria da cui i figli tornano sempre per avere conforto e consiglio nei momenti difficili della vita, la fonte interiore a cui attingere per andare avanti, il Centro, il passaggio da una stagione all’altra.

Metallo: La gestione delle risorse,la messa in riserva, l’utilizzo dei frutti del lavoro di una vita, il granaio pieno dopo la mietitura, la gestione ed amministrazione delle risorse, l’Autunno.

Acqua: La quiete che genera la vita, il seme sotto la neve, il silenzio che fa rumore, l’immobilità fertile, il freddo che nasconde eprotegge il calore, la tarda vecchiaia e la morte, l’Inverno.

Questi 5 Movimenti sono un critero di raggruppamento e di suddivisione di tutte le manifestazioni della vita. Ad ognuno di essi corrisponde un colore, una stagione, un sapore, un’emozione, un organo, e cos’ di seguito per ogni fenomeno.

               
Quindi ad ogni elemento sono associati sapori, emozioni ed anche una coppia formata da un Organo e un Viscere. Gli Organi sono Yin, in quanto più profondi e la loro funzione è di immagazzinare e conservare; i Visceri sono Yang perché sono più esterni e hanno la funzione di trasformare l’energia, trattenendo quella pura ed eliminando quella impura, sono quindi di passaggio.Abbiamo così 5 coppie Organo/Viscere che corrispondono a ciascun elemento. All’interno del movimento Fuoco vi è un eccezione, in fatti ad esso sono associati 2 Organi e 2 Visceri.

Quindi avremo 6 Organi Yin e 6 Visceri Yang ed ognuno di essi è caratterizzato da un canale energetico, detto Meridiano, che trasporta la sua energia in tutto il corpo seguendo un preciso tragitto. I Meridiani sono 12 e saranno Yang se hanno origine dai Visceri mentre saranno Yin se partono dagli Organi.


Questa Filosofia è alla base di tutte le Metodiche Olistiche (del tutt’uno)  che mirano a ristabilire l’equilibrio nell’uomo e ciò si verifica quando esso vive in sintonia con la natura, rispettando la legge del Dao e quindi dello Yin e dello Yang.
La malattia può  insorgere per svariati motivi. E’ fondamentale per esempio vivere seguendo le caratteristiche delle stagioni. In Estate, stagione associata al Fuoco, quando lo Yang è massimo e la natura è nel pieno del suo rigoglio, l’uomo dovrebbe esprimre le sue potenzialità. Al contrario in Inverno, stagione associata all Acqua, massimo dello Yin, inattività della natura, l’uomo  dovre custodire e inglobare le sue energie  in attesa di potrle nuovamente manifestare.
Se ciò non accade, si avrà la malattia che colpirà l’organo o il viscere che corrisponde alla stagione e quindi al movimento che non si è vissuto in sintonia.
La malattia è di conseguenza una manifestazione fisica di uno squilibrio energetico.  Le metodiche olistiche, in modo diverso agiranno tutte per riequilibrare il Qi e quindi per donare la salute.
Ma affinché questo stato di benessere duri il più allungo possibile, è necessario che il soggetto faccia un continuo lavoro d’introspezione e che capisca che l’origine di tutti i suoi mali è dentro di sé!



L’Agopuntura è sicuramente la metodica più antica tra quelle a noi note. Affidata a tutt’oggi a operatiri specializzati, si avvale di aghi chevengono opportunamente inseriti in dei punti, detti tsubo situati lungo il percorso dei meridiani.
Ogni tsubo ha una sua specifica collocazione ed una particolare funzione.
Un’altra metodica che, come l’agopuntura, fonda le sue radice nell’antico passato della Cina, è Lo Shiatsu.
Il termine Shiatsu  deriva dalla fusione da: “Shi” che vuol dire dito, e “atsu” che significa pressione.
Nella sua evoluzione lo Shiatsu si è distinto in due scuole : quella di Namikoshi e quella di Masunaga. Lo Shiatsu, per così dire, di Namikoshi, è una metodica più vicina alla nostra cultura occidentale in quanto va ad agire sui quattro fondamentali apparati e cioè  quello: nervoso; circolatorio; muscolare ed articolare.
Lo Shiatsu “di Masunaga”,  agisce invece sui meridiani e sugli tsubo,  sostituendo gli aghi dell’agopuntura, con la pressione dei pollici. Lo shiatsuca agirà quindi direttamente sul sistema energetico del ricevente, trattando zone anche lontane topograficamente da quelle dove il disturbo si è localizzato.
Qualunque sia la scuola che si fa divulgatrice di questa antica arte, per entrambe è fondamentale il contatto e la capacità di “ascoltare” .
In Cina lo studio degli alimenti, del loro potere energetico e dei loro possibili disequilibri è antico quanto lo studio e l’applicazione dell’agopuntura. La Dietetica Cinese studia il modo con cui ci si può curare alimentandosi.
Gli alimenti vengono classificati in base ai loro “sapori”.
I sapori sono cinque, come gli elementi che costituiscono l’intero mondo naturale, e a ciascuno corrispondono determinati organi:
Sapore agro-acido: stimola il legno, quindi il fegato e la vescica biliare, la vista, gli occhi, le unghie, i muscoli ecc.
Sapore amaro: stimola il fuoco e quindi il cuore, l’intestino tenue, il sangue ecc.
Sapore dolce: appartiene alla terra e quindi stimola la milza, lo stomaco, la bocca, il gusto ecc.
Sapore piccante: appartiene al metallo e quindi stimola i polmoni, l’intestino crasso, la pelle, i peli, l’odorato ecc
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Sapore salato: è caratteristico dell’acqua e dunque stimola i reni, la vescica, le ossa, i denti, l’udito ecc.
Ogni sapore in quantità adeguata risulta tonico per l’organo corrispondente, mentre l’abuso o l’eccesso di un sapore nell’alimentazione nuoce all’energia del corpo e degli organi.
Ad ogni sapore è collegata una funzione farmacologica ben precisa, sperimentata nei secoli non solo dai medici e dagli studiosi di dietetica, ma anche sperimentata dal popolo cinese che ha saputo mettere a frutto la sua preziosa esperienza nella lotta contro le malattie. Non è sempre facile classificare un sapore. Purtroppo i cambiamenti dell’agricoltura, gli innesti, gli ibridi hanno spesso modificato il sapore di un cibo. Inoltre il concetto di sapore cinese è molto più sofisticato e più vicino alla nozione di attività farmacodinamica di una sostanza che non a quella di sapore puro e semplice. Ogni sapore, infatti, ha un’azione determinata e viceversa ogni cibo che empiricamente abbia una determinata azione viene classificato dalla dietetica cinese come dotato di quel sapore. Così se il piccante ha un’azione sudoripara, tutto ciò che presenta questa azione, verrà classificato come sapore piccante. Ecco perché
 la complessa classificazione di alimenti, frutto della millenaria cultura medica cinese, suddivide gli alimenti secondo caratteristiche che sembrano, alcune volte, le più lontane dalla realtà organolettiche dei cibi. La salute è uno stato di equilibrio che si può raggiungere solo se si conosce se stessi e le leggi che regolano la natura. Una corretta alimentazione ci garantisce l’introduzione di energia pura, che se accompagnata da tutti quegli atteggiamenti che rispecchiano nel nostro microcosmo il macrocosmo, faranno di noi individui sicuramente più forti e sani.